Per questo primo post, comincio con la foto di un fiore appena sbocciato. Questa foto l’ho scattata nella primavera del primo lockdown, durante una delle mie irrinunciabili passeggiate dopo pranzo attorno all’isolato di casa. Il mondo intero era fermo tra quattro mura ma i fiori fuori continuavano a sbocciare. Questo costante mutamento delle cose mi rincuorava e mi rincuora tuttora.
Anche laddove sembra esserci il nulla attorno a noi, c’è sempre qualcosa che aspetta di essere notato per aiutarci a trovare la strada da seguire. E spesso può anche essere qualcosa di molto semplice. Può anche essere solo un fiore appena sbocciato.
Come fanno gli scienziati a capire com’è un fiore? Lo raccolgono, lo prendono, lo tagliano, lo mettono sotto microscopio, poi, siccome non hanno ancora capito, lo ritagliano, lo sezionano in parti più piccole, ci mettono non so quale sostanza, quale reagente. Alla fine hanno cinquemila dati e pensano di aver capito cosa è un fiore. E il fiore dov’è? Non c’è più.
(dal film “Un giorno devi andare“)
Ed è con un fiore che voglio inaugurare questo spazio dove poter condividere non solo approfondimenti e argomentazioni di tematiche ma anche riflessioni e racconti di vita quotidiana. Un luogo dove potrai toglierti alcune curiosità o farti venire qualche domanda in più. Un luogo dove potrai conoscere meglio me e quello che faccio. Un luogo da cui partire per iniziare a trovarti.
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