Perchè
EMDR?
L’acronimo EMDR sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing quindi l’EMDR è un metodo di psicoterapia basato sulla desensibilizzazione e la rielaborazione di eventi traumatici attraverso i movimenti oculari.
Le più importanti associazioni internazionali, tra cui il Ministero della Salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e l’American Psychological Association, attraverso l’osservazione clinica e la ricerca scientifica, attestano
la validità e l’efficacia dell’EMDR.
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Gli eventi traumatici
Per eventi traumatici si intende sia quelli che mettono a rischio l’incolumità fisica propria o di persone molto vicine, come lutti, abusi, maltrattamenti e catastrofi naturali, sia eventi stressanti di minore entità che però mettono a rischio l’immagine positiva di sè, delle proprie capacità e della propria identità, ossia traumi relazionali.
Il presupposto di partenza è che ognuno di noi nasce con la capacità innata di elaborare anche gli eventi traumatici, la quale può essere agevolata oppure ostacolata dalle prime relazioni infantili. Infatti sono le interazioni con le figure di riferimento dell’infanzia che forniranno la chiave di lettura per le esperienze successive.
Quando le figure di attaccamento sono sufficientemente sensibili e responsive ai bisogni del bambino, riusciranno a determinare la sua rappresentazione positiva di sè, degli altri e della vita in generale.
Nelle situazioni invece di trascuratezza, abusi, umiliazioni o perdite, nel bambino si crea una situazione di vulnerabilità che influenzerà negativamente la sua capacità di elaborare gli eventi e il suo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale. In questi casi, l’elaborazione innata e fisiologica si “inceppa”, ossia il ricordo rimane intrappolato e isolato dalle altre reti di memoria mantenendo così intatte le caratteristiche del momento in cui è avvenuto il trauma (pensieri negativi, immagini, emozioni e sensazioni disturbanti) e generando sintomi e comportamenti disfunzionali.
A volte può essere molto difficile, se non impossibile, collegare il ricordo stesso (a volte totalmente ignorato dalla coscienza) ai sintomi e alle difficoltà attuali.
Quando questo accade, si oscilla continuamente tra presente e passato, con una grande difficoltà a orientarsi nei progetti futuri.
L’obiettivo dell’EMDR è quello di rimettere in funzione il meccanismo naturale e innato che tutti noi abbiamo, mantenendo il ricordo dell’evento ma elaborandone la sua portata traumatica in modo da poter risolvere i sintomi,
il disagio e i comportamenti disfunzionali annessi al trauma, trasformando così il passato da fardello a bagaglio.