Psicoterapia
Gestalt
Analitica

Nasce come approccio integrato che unisce creativamente la Terapia della Gestalt di Fritz Perls e la Psicologia Analitica di Carl Gustav Jung. Nella pratica clinica, vengono presi in considerazione poi anche altri contributi psicoterapeutici, come per esempio l’Analisi del Carattere di Wilhelm Reich e l’Approccio Sistemico.

Si basa quindi su un metodo fenomenologico e olistico che si concentra sull’esperienza per come si presenta e come si evolve, sottolineandone costantemente la relazione circolare e imprescindibile che esiste tra corpo e mente, tra conscio e inconscio, tra individuo e ambiente.

QUI E ORA

Il tipo di approccio

Lo strumento di lavoro è il momento presente del paziente, il “qui e ora”, e l’attenzione viene posta alla sua consapevolezza circa i suoi bisogni, alla valorizzazione della sua intenzionalità e responsabilità, all’espressione delle sue emozioni, al suo potere decisionale, affinché possano rappresentare mezzi per il raggiungimento di un’esistenza piena, caratterizzata da un quotidiano “esserci” nel mondo.

L’esperienza corporea è parte integrante di questo mondo, in quanto è sul corpo che eventi, vissuti, emozioni, ricordi, fatiche quotidiane lasciano segni profondi e visibili sotto forma di posture, tensioni, contratture, dolenzie.
L’uomo è unione di corpo e parola, di azione e simbolo, ed è per tale ragione che l’attenzione viene posta non soltanto sul cosa il paziente dice, ma sul come lo dice.

In questo senso il corpo viene rivalutato radicalmente e visto come messaggio, nel suo aspetto strutturale, e non più nel suo perché causale. Lavorare passando anche attraverso questi aspetti corporei contribuisce al raggiungimento di un’armonia globale. 

Attraverso l’integrazione della Psicologia Analitica, poi, è possibile allargare e approfondire lo sfondo di lavoro, in quanto si parte da tematiche presenti e bisogni attuali, per poi giungere a ciò che vi sta sotto, analizzando la storia personale del paziente con i suoi aspetti e significati profondi e inconsci, fino ad arrivare in luoghi ancora più antichi, comuni a tutti gli uomini, propri dell’inconscio collettivo.

Strumenti di elezione in questa fase del lavoro sono l’analisi dei sogni, delle immagini e l’utilizzo dell’immaginazione attiva. Scopo della terapia è quello di mettere il paziente in contatto con le proprie emozioni e i propri bisogni incompiuti, spesso alla base di molti sintomi nevrotici.

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L’arte del contatto

Attraverso la presa di coscienza e l’utilizzo delle proprie risorse, il paziente è stimolato ad agire nel proprio mondo a manipolare attivamente la propria realtà per operare dei cambiamenti. Il fine è quello di accrescere il grado di responsabilità/libertà personale, di migliorare la fluidità nelle relazioni, si essere se stessi.

Come è stata definita da uno dei suoi più autorevoli esperti, Serge Ginger, la Psicoterapia della Gestalt è “l’arte del contatto”, dello sperimentare con i sensi completamente aperti, dell’esserci pienamente con l’altro.

  • Il cambiamento è un’opportunità.
    Fritz Perls